È stata presentata questa mattina la campagna “Un Passo Avanti”, voluta da Sanofi per promuovere una corretta informazione sul diabete autoimmune di tipo 1, sfatare i falsi miti che ancora accompagnano questa patologia e sottolineare l’importanza di una diagnosi precoce.
Meno conosciuto del diabete di tipo 2, il diabete di tipo 1 colpisce circa 300.000 persone in Italia. È una malattia autoimmune, complessa e insidiosa, che insorge solitamente in età pediatrica e che, se non diagnosticata tempestivamente, può portare a complicanze gravi come la chetoacidosi diabetica, una condizione potenzialmente fatale.
Il 40% delle diagnosi ancora oggi avviene in ritardo, a seguito di un episodio di chetoacidosi, quando la patologia ha già compromesso il metabolismo.
Tra i sostenitori della campagna “Un Passo Avanti” c’è Massimo Ambrosini, ex calciatore del Milan e della Nazionale e padre di un bambino con diabete autoimmune di tipo 1, che si fa portavoce dell’importanza di una maggiore consapevolezza su questa patologia.
“Un Passo Avanti” si propone di sensibilizzare e responsabilizzare le persone nella gestione del diabete autoimmune di tipo 1, coinvolgendo in particolare genitori, individui con patologie autoimmuni e i familiari di primo e secondo grado di chi vive con il diabete autoimmune di tipo 1.
“Accanto alla prevenzione medica c’è un altro tipo di prevenzione, non meno importante, che è quella di tipo culturale – sottolinea Giorgio Mulé, Vicepresidente della Camera dei Deputati – Per questo è fondamentale la campagna “Un passo avanti” nella gestione del diabete di tipo 1. Lo fa nel luogo dove questa genetica culturale deve partire: la scuola. Ed è fondamentale che – a farsi promotrice di questa iniziativa – sia un’azienda impegnata sul fronte della salute che fa della prevenzione un fattore fondamentale”.
Tra le principali iniziative previste dalla Campagna spicca il lancio dell’hub digitale diabeteunpassoavanti.it, che mette a disposizione materiali pratici, testimonianze dirette e contenuti educativi per approfondire la conoscenza sul diabete di tipo 1.
“La scuola riveste un ruolo centrale nel sensibilizzare non solo i bambini, ma anche le loro famiglie, ed è il luogo ideale per sviluppare un progetto educativo – afferma Giovanni Russo, Capo Segreteria del Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Istruzione e del Merito – È qui che si costruiscono consapevolezza e valori fondamentali come l’inclusione e la solidarietà. Parlare di patologie come il diabete di tipo 1 nelle scuole non significa soltanto informare, ma contribuire a creare una cultura basata sulla condivisione e sul supporto reciproco. Gli insegnanti, infatti, non sono solo trasmettitori di conoscenze, ma veri facilitatori di esperienze, capaci di aiutare bambini e famiglie a comprendere e affrontare questi temi. Attraverso il dialogo e l’inclusione, la scuola può fare davvero la differenza, educando le nuove generazioni al rispetto e alla cura verso chi affronta patologie in giovane età come il diabete di tipo 1”.
Il progetto educativo “Elio e il Giorno del Coraggio”
Un elemento distintivo della campagna è il progetto educativo, rivolto agli alunni delle scuole primarie, avviato in quattro regioni pilota (Lombardia, Marche, Campania e Sardegna), dove è già attivo lo screening per il diabete di tipo 1, varato dalla Legge n. 130 del 15 settembre 2023.
In collaborazione con Librì, editore specializzato in campagne educative, e con il patrocinio della Società Italiana di Diabetologia (SID), dell’Associazione Nazionale dei Medici Diabetologi (AMD), della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (SIEDP), della Federazione Italiana dei Medici Pediatri (FIMP), della Società Italiana di Pediatria (SIP), di Diabete Italia e Fondazione Italiana Diabete, Sanofi ha ideato il progetto “Elio e il Giorno del Coraggio”.
Questo progetto coinvolge bambini, famiglie e insegnanti, sensibilizzando sulla possibilità e sull’utilità dello screening per il diabete di tipo 1, attraverso una storia coinvolgente che stimola i più piccoli a superare le proprie paure e a comprendere l’importanza della prevenzione. A oggi sono stati distribuiti gratuitamente oltre 1.000 kit, uno per ciascuna classe, e sono state coinvolte più di 25.000 persone, tra bambini, insegnanti e genitori. Ogni kit comprende il libro illustrato “Elio e il Giorno del Coraggio” e un leaflet informativo per le famiglie. I kit sono disponibili e possono essere richiesti dagli insegnanti attraverso il sito diabeteunpassoavanti.it.
Il programma di screening
Il programma di screening, avviato nel 2024, rappresenta una pietra miliare nel percorso che mira ad anticipare la diagnosi e a evitare l’esordio critico della patologia con un episodio di chetoacidosi. Il test, semplice e indolore, consente di individuare precocemente la presenza di autoanticorpi nei bambini di 2-3 e 6-7 anni, segnalando eventuali rischi prima ancora che compaiano i sintomi. Grazie a questa diagnosi tempestiva è possibile intervenire in modo più efficace, migliorando le prospettive di gestione della malattia e riducendo le complicanze.
“Grazie alla nostra esperienza nel campo dell’immunologia e alla profonda conoscenza dei complessi meccanismi che regolano il funzionamento del sistema immunitario, abbiamo la concreta ambizione di trasformare radicalmente anche il trattamento del diabete di tipo 1, agendo in modo mirato nella rimodulazione del sistema immunitario – conclude Alessandro Crevani, General Manager Business Unit General Medicines Italy & Malta, Sanofi – La nostra ricerca e sviluppo è oggi focalizzata su molecole e meccanismi d’azione tecnologicamente innovativi con cui puntiamo a ritardare l’esordio di questa malattia e, in futuro, a prevenirlo del tutto. Forti della nostra lunga tradizione nella cura del diabete e di altre malattie croniche, abbiamo creato un’area dedicata all’immuno-diabetologia per mettere il frutto della nostra innovazione al servizio delle persone con diabete di tipo 1, migliorando la qualità della loro vita e contribuendo al progresso del Sistema Salute. Con la campagna di sensibilizzazione ‘TD1 Un Passo Avanti’, vogliamo favorire la consapevolezza sull’importanza della diagnosi precoce e del trattamento tempestivo, dando un contributo concreto al nostro Paese nella lotta a questa malattia”.